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domenica 5 ottobre 2008

La fortuna è cieca...

…ma la sfiga ci vede benissimo e pare avermi eletta sua diletta!!
Venerdì è stato il primo, stancante, e eccessivamente sfigato, giorno di università.
Tralasciando la levattaccia e il vario tran tran mattutino a cui devo riabituarmi, la giornata è iniziata all'ordine del "vediamo quanto ci mette Georgette a sclerare".
Per prima cosa, quando sono carica come un piccolo mulo da soma e pronta a partire verso nuove e mirabolanti avventure, Madre butta lì: Ma non sarà il caso che prendi l'ombrellino?
Io mi affaccio alla finestra e noto un carinissimo cielo azzurro, con tanto di uccellini svolazzanti e cinguettanti. Perciò presumo che non solo io avrei detto: Naaaaaaah!Figurati se piove!
Non faccio in tempo ad arrivare a metà della strada che mi porta in stazione, che dal cielo iniziano a scendere goccioloni di dimensioni magistrali!
… ma questo lo posso benissimo considerare l'effetto da: ultime parole famose!
Quando finalmente riesco a salire su uno di quei vagoni sgangherati e igienicamente discutibili che chiamano treni, la pioggia si è già trasformata in acquazzone.
No problem, penso io ingenuamente: in stazione c'è sempre il marocchino che ti vende gli ombrellini quando piove…
Ma vuoi che l'unica volta che serve a me, quel rompiballe ambulate ci sia? Giammai!
Come se non bastasse mi tocca andare a bussare alle porte ormai chiuse del pullman e fare la povera martire perché l'autista mi permetta di salire.
Arriviamo neanche a metà strada che il bus, immancabilmente, si ferma.
E perché mai?
Passano 5 minuti…
10 minuti…
15 minuti…
Ok, c'è un incidente poco più avanti. Una mini ha tamponato il postino e, ovviamente, ha lasciato la macchina a bloccare il traffico cittadino. E anche se le altre auto riescono a cavarsela e a passare lo stesso, il mio povero bus, che è mastodontico, non ci riesce!
Perciò incurante del pericolo esco, tanto la pioggia è diminuita, mi pasta solo il giornale per ripararmi la testa finchè arrivo in università e poi sono a posto, no?
Certo che no!
Appena scendo inizia il secondo diluvio universale!
Arrivo in università, bagnata come un pulcino e spossata dalla salita che ho dovuto affrontare a piedi, e cosa succede fuori?
Spunta il sole!Ovvio!
E poi uno si domanda perché, quando correvo di fretta verso la stazione e un ragazzo ha tentato di vendermi un cellulare per una promozione telefonica, gli ho risposto ringhiando e ho pure tentato di azzannargli la giugulare!

1 commenti:

Anonimo ha detto...

mmm mi chiedo come mai lo Sfigatò nn faccia il suo efetto... Magari è xke è un pò triste e nn lo coccoli abbastanza o magari e solo xke gli serve una compagnia adeguata (in tal caso provvederò subito!!!)... Cmq anche io ho partecipato alla sfilata di moda sotto l'acqua ma, da ormai esperta universitaria, mi tengo sempre il mio ombrellino rosso comunista (by marzia)che nn è servito quasi a nulla visto che, come te ho pensato che fosse una bella giornata e così, ho messo le mitiche Superga rose che, arrivata in uni erano fradice olè olè...
Ma vabè fa un pò parte del gioco...
Tu sei stata davvero la + sfiguzz in qll primo giorno di inizio uni... anche se poi sei stata riscattata dal life is nowwwwwwww.... che nn ha prezzo!! ( o forse si??mmmm)...
kisses
Isa